Il monastero delle Agostiniane di San Carlo e il Santuario della Beata Vergine della Porta

VOIE DE MATHILDE DE TOSCANE DU SAINT VISAGE

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Conoscere Guastalla, l'antico ducato e la storia della sua Chiesa: il percorso proposto permette di ritrovare antichi luoghi dimenticati e ritrovati.
Il Monastero di clausura delle Agostiniane di san Carlo è un antico edificio seicentesco che si è trasformato nel tempo fino a dibenire Ospedale con leggi Napoleoniche e poi sede di uffici e servizi; a fianco del Monastero, il celebre Santuario della Beata Vergine della Porta riaperto dopo lunghi lavori di restauro.
Convento delle Agostiniane di San Carlo
Ferrante II Gonzaga, Principe di Guastalla, ebbe in animo di far costruire un monastero per le monache Agostiniane con l’intento di aver vicino due delle sue figlie Isabella e Camilla, i lavori iniziarono nel 1618 e furono completati nel 1626, si trattava di un complesso edilizio importante per Guastalla, ad esso fu successivamente annessa la chiesa dedicata a San Carlo Borromeo. Il Borromeo era zio di Ferrante in quanto sua padre Cesare, aveva sposato Camilla Borromeo e per lui vi fu una peculiare devozione.
Il Convento fu pertanto denominato delle Agostiniane di San Carlo. L’edificio mantiene la pianta originaria quadrata con il chiostro porticato e al centro un ampio giardino.
Il piano superiore ospitava le celle delle monache che, nel 1674, aveva raggiunto il numero di 50, la badessa aveva uno spazio dedicato con un cortiletto che confinava con la chiesa.
Con la soppressione degli ordini religiosi per l’editto napoleonico del 1810, il complesso edilizio diventa luogo pubblico con la funzione di ospedale che rimane tale fino agli anni ottanta del secolo scorso, con ovvie modifiche interne, mantenendo tuttavia il fascino dell’antica sede conventuale.

Santuario della Beata Vergine della Porta
Il Santuario della Beata Vergine della Porta è tra le più belle ed interessanti chiese barocche del territorio. L’immagine sacra della Madonna dipinta da Damiano Padovani, artista locale, nella metà del seicento, era posta sul muro della porta San Francesco a sud della città. L’iconografia rappresenta la Madonna con il Bambino e genuflessi San Francesco e San Carlo Borromeo.
Il primo miracolo si compì il 7 febbraio del 1693, le cronache narrano di Giovan Battista Zagni, guardia della porta, che aveva sempre avuto massimo rispetto per l’effigie religiosa, ormai in tarda età aveva perso la vista, chiese che venisse acceso un cero in quel luogo, davanti al dipinto della Madonna ed avvenne il miracolo in quanto recuperò la vista. Dal 1693 al 1695 furono registrati 333 miracoli, inducendo il duca Vincenzo Gonza e la duchessa Maria Vittoria ad avviare i lavori per la costruzione del Santuario in data 10 maggio del 1693 e nel 1701 già iniziarono le funzioni religiose al suo interno che fu completato con la collocazione del 12 profeti nel 1786 sotto la signoria dei Borbone.
Il Santuario è costruito su parte delle mura dove vi era la porta San Francesco. La parete con l’immagine religiosa venne ruotata di 180 gradi e attorno ad esso realizzato un altare barocco con colonne tortili policrome e completato da un trionfo di angeli. L’intero edificio riporta invocazioni alla Madonna e tramite dipinti e simboli a vicende della famiglia Gonzaga,
Negli anni 60 del secolo scorso fu costruito un convento che ospitava i frati francescani con uno spazio dedicato all’oratorio.
Attualmente risiedono alcune religiose, custodi della chiesa e negli spazi adiacenti sono ospitate associazioni giovanili e luoghi d’incontro e di riflessione.

Le visite, condotte da guide esperte, si terranno alle ore 15,30 e alle 17,30 e nei giorni di Sabato 12 ottobre e Domenica 13 ottobre.
Le visite saranno accompagnate da un concerto d'ogano all'interno del Santuario della B.V. della Porta.

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